Norberto De Angelis

Основная информация
Пол: Мужской
Семейное положение: не женат
Контакты
Город: Parma
VK: senza_luce

Жизненная позиция
Полит. предпочтения: индифферентные
Отн. к алкоголю: негативное

Личные интересы
О себе: https://www.youtube.com/watch?v=CE1xxm_9R2I Sono sempre stato uno sportivo. Ho vinto vari trofei sportivi fra i quali, il più illustre, il Campionato Europeo di football americano nel 1987 a Helsinki, Finlandia, (middle linebacker #99 e record placcaggi a quei campionati) con la nazionale Italiana, coronamento di una carriera decennale dove ho giocato in alcune delle squadre più blasonate d’Italia. Ho cercato di restituire quello che la vita mi ha donato e per questo motivo nel 1992 sono andato in Africa, Tanzania, come volontario. Durante quell’esperienza, sono stato coinvolto in un grave incidente d’auto che mi ha spedito in coma per due mesi. Al risveglio ho realizzato che non avrei più camminato. Lesione midollare con paraplegia post traumatica. Destinazione sedia a rotelle a vita. Non sono mai stato tipo da arrendermi facilmente, quando giocavo a football ero un leader, un giocatore carismatico e non sarebbe stata certo una schiena spezzata ad impedirmi di fare quel che volevo: vivere la propria vita alla mia maniera. Nemmeno il cancro che mi ha colpito nel 2007 mi avrebbe potuto convincere del contrario. Nel 2008 ho cominciato a praticare la handbike. Ho voluto attraversare tutti gli Stati Uniti in handbike lungo la mitica US Route 66 rendendo così reale, quello che era stato definito da molti un sogno irrealizzabile o pura utopia. Partendo da Chicago sono riuscito ad arrivare al molo di Santa Monica vicino a Los Angeles, dopo quasi 3800 km in 80 giorni, otto stati e ben tre fusi orari, costellati di continue sfide, sudore e fatica. Metaforicamente sono riuscito a compiere una sorta di coast to coast, dalla prima alla seconda vita. Nessuno al mondo con le mie stesse menomazioni fisiche, aveva mai compiuto qualcosa del genere prima di allora! Ho continuato ad allenarsi in palestra e nel 2012 sono riuscito anche a vincere i campionati Italiani di pesistica paralimpica. Poi sono tornato in Tanzania nella meravigliosa e selvaggia terra dei Masai, la valle dei Baobab, i parchi nazionali e la ho attraversata tutta da ovest a est, sempre in handbike, con partenza da Matembwe, il villaggio dove avevo vissuto una ventina d’anni prima e arrivo nella capitale Dar Es Salaam, compreso il punto in cui ebbi l’incidente. Questo l’ho fatto nel 2013. Durante questa avventura ho parlato a tantissime persone passando personalmente di villaggio in villagio, raccontando le mie esperienze e, soprattutto, sperando di donare un po’ di fiducia a tutti coloro che devono quotidianamente convivere con le problematiche degli handicap, ma in realtà ancora più difficili e ostiche. Le fasce più svantaggiate dell’Africa Sub – sahariana, ovvero le persone con disabilità fisica e mentale. I poveri dei poveri, i reietti della società africana. Queste avventure altro non sono state che una commovente dichiarazione d’amore allo sport, alla natura e alla libertà. Antidoto potentissimo per purificarsi dalle tossine del dolore e scoprirsi ancora protagonista della vita. N.D:A. #99
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Tutto ciò che non ho mai osato, ho sicuramente perso

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